Antisismico

Antisismico: Progettare l’intervento locale per l’anti ribaltamento della Tamponatura esterna con Isolareflex

Oltre alle configurazioni già citate all’interno del manuale, il sistema Isolareflex prevede inoltre due configurazioni di sistema in grado di evitare il meccanismo di collasso legato al ribaltamento della tamponatura esterna proponendo una soluzione progettuale dotata di requisiti di rigidezza, resistenza e massa necessari a contribuire all’aumento delle capacità degli elementi costruttivi non strutturali di resistere alle azioni sismiche degli edifici esistenti in c.a., quali le tamponature esterne. 

In questo caso vengono inserite all’interno del sistema le barre anti ribaltamento in acciaio strutturale S235 poste all’interno della prima intercapedine d’aria adiacente alla muratura esistente.

Il sistema anti ribaltamento può essere applicato in due possibili configurazioni Isolareflex:

1) Configurazione Standard Isolareflex 9,6 cm (singolo isolante termoriflettente interposto in doppia intercapedine d’aria con inserimento della barra anti ribaltamento).

2) Configurazione Plus Isolareflex 13,6 cm (doppio isolante termoriflettente interposto in doppia intercapedine d’aria con inserimento della barra anti ribaltamento).

Accesso al sismabonus 110%

L’intervento di applicazione in opera del sistema Isolareflex, configurandosi come un intervento locale volto ad evitare il meccanismo di collasso relativo al ribaltamento della tamponatura esterna, rientra nelle soluzioni progettuali e costruttive che beneficiano degli incentivi fiscali previsti dal Sismabonus 110% per un tetto di spesa ammissibile pari a 96.000 € per unità immobiliare.

Commissione consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del D.M. 28/02/2017 e dalla risposta numero 560/2021 dell’Agenzia delle Entrate, l’intervento locale volto alla riduzione della possibilità di innesco di meccanismi locali quali appunto il collegamento degli elementi di tamponatura alla struttura in c.a. contro il loro
ribaltamento, beneficia degli incentivi fiscali previsti dal Sismabonus 110%

Riferimento Normativo per Intervento locale

Come chiarito dalla Commissione consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del D.M. 28/02/2017 n. 58 e delle linee guida ad esso allegate 3/2021 quesiti esaminati – marzo 2021:

Quesito 1.
“Interventi di riparazione o locali”

Le NTC 18, al par. 8.4.1 descrivono la “Riparazione o Intervento Locale”, affermando che “gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione. Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare che, rispetto alla configurazione precedente al danno, non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel
suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. 

La relazione di cui al par. 8.2, che in questi casi potrà essere limitata alle sole parti interessate dall’intervento ed a quelle con esse interagenti, dovrà documentare le carenze strutturali riscontrate, risolte…” La Circolare 7/2019 al par. C8.4.1 precisa che “rientrano in questa tipologia tutti gli interventi di riparazione, rafforzamento o sostituzione di singoli elementi strutturali ( travi, architravi, porzioni di solaio, pilastri, pannelli murari ) o parti di essi, non adeguati alla funzione strutturale che debbono svolgere, a condizione che l’intervento non cambi significativamente il comportamento globale della struttura, soprattutto ai fini della resistenza alle azioni sismiche, a causa di una variazione non trascurabile di rigidezza o di peso. L’applicazione del sistema costruttivo Isolareflex si configura dunque come Intervento che rientra nella tipologia degli interventi locali o riparazione come specificato al par. C8.4.1 della Circolare 07/2019. L’allegato A alle “Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni” DM 64 del 7 marzo 2017, specifica che “Nel caso di valutazioni finalizzate all’esecuzione di interventi sugli edifici volti alla riduzione del rischio, è consentito l’impiego del metodo semplificato, nei soli casi in cui si adottino interventi di rafforzamento locale; in tal caso è ammesso il passaggio di una sola Classe di Rischio “[…]”. L’entità degli interventi deve essere tale da non produrre sostanziali modifiche al comportamento della struttura nel suo insieme e da consentire quindi l’inquadramento come interventi locali, con riferimento alle murature.

Configurazioni

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